Dic 13
Vivere il momento presente
In questi ultimi anni con il mio lavoro ho avuto modo di sperimentare quanto lo stress sia divenuto il male del secolo. Certo, esistono ancora persone che riescono comunque a destreggiarsi nella società di oggi con molta serenità, ma si tratta di mosche bianche. La maggior parte della gente è sempre di corsa e, nel correre, si perde l’inebriante bellezza del momento presente, il fluire del respiro, la percezione del proprio corpo, i propri stati d’animo, la bellezza della natura, nonché quei campanelli d’allarme che, sotto forma di messaggi velati, differenti per ognuno di noi, il corpo quotidianamente ci invia.
E invece impariamo a vivere il momento presente.
Quando la confusione ci assale sediamoci, possibilmente in un luogo tranquillo, socchiudiamo gli occhi e osserviamo. Senza fare nulla di particolare. Semplicemente osserviamo. Osserviamo il nostro respiro, i nostri pensieri, le nostre emozioni, un po’ come se per un attimo prendessimo quell’enorme zavorra che ci portiamo sempre sulle spalle e la poggiassimo per terra assaporando la meraviglia che nasce dall’osservare le cose così come stanno, astenendoci dal giudizio e dal cercare di interferire su di esse per cambiarle a nostro piacimento.
Questa naturalissima intenzione può da sola ricreare il terreno ideale per passare dalla condizione dell’agire, che apparentemente, ma solo apparentemente, sembrerebbe essere più utile, a una condizione legata alla consapevolezza dell’essere. Per farlo non serve essere degli yogi o degli illuminati. Tutti possiamo ritagliarci qualche minuto della giornata per coltivare la consapevolezza e divenire più intimi con i nostri stati d’animo.
E se spendere dieci minuti del proprio tempo può sembrare assurdo e improduttivo, provate! Magicamente vi accorgerete dell’enorme guadagno che nasce dal vedere le cose con maggiore chiarezza, ordine e semplicità.