Torna l’Infinity retreat, la vacanza yoga organizzata dal Fusion Pilates & Yoga che ormai è diventato un appuntamento irrinunciabile per chi ama le discipline olistiche. E di questo siamo tutti molto orgogliosi. Perché è nato tutto per caso e, come spesso avviene, una serie di coincidenze positive ha fatto sì che questo evento yoga giungesse all’ottava edizione con una formula ormai collaudata e un numero di partecipanti sempre più vasto e capillare.
Lo spirito della nostra vacanza yoga
Quest’anno l’Infinity retreat è nato sotto il segno della riscoperta della genuinità, della natura e della tradizione. Ci siamo innamorati dell’idea di osservare, sul calar della notte, il cielo rischiarato dal bagliore delle stelle, come ormai non siamo più abituati a vedere nelle nostre città, così offuscate dalla luce artificiale. Abbiamo prediletto una cucina tradizionale, fatta di ingredienti semplici e genuini, biologici e a km zero, molti dei quali prodotti dalla stessa azienda agricola che ci ospita o da realtà vicine. Abbiamo amato la possibilità di proporvi un contatto diretto con la natura, i suoi suoni, i suoi ritmi e la sua antica saggezza.
Per farlo ci dirigeremo nelle campagne che circondano Caltagirone, ospiti dell’agriturismo Colle San Mauro, immerso nel verde, che coniuga ospitalità e autenticità.
Che cosa aspettarsi dalla nostra vacanza yoga?
Il Pilates e lo yoga, iniziando il sabato mattina con la possibilità di partecipare al workshop della nostra amica Beatrice Morello, stimata insegnante di Odaka Yoga, e proseguendo con la mia lezione sabato pomeriggio, sono come sempre il fil rouge di un evento multiforme che avrà come sottofondo musicale le dolci melodie dell’arpa celtica di Ginevra Gilli in un mix di raffinatezza ed energia che esploderà di sera nel concerto del duo TreeMoon, un compendio di ballate medievali, danze vivaci ed improvvisazioni, di melodie di tradizione celtica e nostrana. Una musica il cui scopo è quello di riprodurre le atmosfere fatate d’Irlanda ed unirle alle tradizioni che la nostra Sicilia, anch’essa isola figlia del Triscele, accoglie e riconosce.
E così tra un cinguettio di uccelli e un frinire di cicale ci lasceremo cullare dai massaggi sonori di Nicola Savoca e dal suono dei giganteschi strumenti del maestro Alfio Sciacca che domenica mattina ci immergerà in un bagno di gong per riportare armonia dentro di noi.